La conoscete la storia dei due gemelli milanesi, Angelo e Alfredo Castiglioni, studenti di economia… che un bel giorno dissero alla madre che sarebbero andati in Liguria in Vespa in vacanza? Beh, era una bugia… fecero rotta invece per il Marocco (chiaramente in Vespa) e ne tornarono con il classico “Mal d’Africa” e con la decisione di cambiare vita e dedicarsi completamente alla ricerca e alla scoperta del continente nero. Così nasce il Museo Castiglioni di Varese.
60 anni di missioni in Africa in un museo
Nel corso di 60 anni di missioni, vissero a lungo fra le popolazioni africane più remote, realizzando un’accurata documentazione sui loro usi e costumi, rientrando con filmati, fotografie e preziosi e rarissimi reperti. Camerun, Sud Sudan, Guinea, Libia, Chad, Algeria, Niger, Mali, Egitto, Eritrea, Etiopia sono solo alcune delle nazioni esplorate.
Alcune “testimonianze” di questi viaggi sono ora in mostra presso il piccolissimo (ma splendido) Museo Castiglioni a Varese, all’interno del Parco Toeplitz.
Il Museo Castiglioni di Varese
Ci sono solo 10 sale, ma i reperti in mostra sono davvero unici. Il museo, va detto, è stato pensato per gli adulti ma con un occhio di riguardo anche verso i più piccoli, visto che alcuni elementi sono stati inseriti pensando proprio a loro, grazie a Marco Castiglioni, uno dei figli (che ci ha fatto da guida per alcune sale). La teca che contiene una piccola vipera cornuta, ad esempio, a Stefano è piaciuta veramente tanto, nonostante si muovesse pochissimo.
Se all’entrata notate un signore sugli ottant’anni portati benissimo e con i capelli ricci e bianchi, fermatevi a chiacchierare e fategli tutte le domande che volete: è uno dei due gemelli (non ricordo quale però).
Le nostre sale preferite
Fra le 10 sale del museo Castiglioni, fra quelle degne di nota per bambini, ne vorrei segnalare quattro:
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Sala 3, i graffiti preistorici del Wadi Bergiug, in Libia. Sono dei calchi unici al mondo risalenti a circa 8000 anni fa, quando l’area non era ancora coperta dalle sabbie del deserto. Ci è piaciuto molto indovinare i vari animali: giraffe, elefanti, coccodrilli, struzzi, antilopi.
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Sala 4, i Tuareg. Una tenda tuareg è stata ricostruita nei minimi dettagli, con reperti autentici. Una sala buia dove una voce registrata ne racconta le varie peculiarità, che ad una ad una vengono illuminate da un faretto.
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Sala 7, i Nilo Camiti. Le acconciature, le scarificazioni, i piattelli labiali ma anche gli ornamenti di alcune popolazioni d’Africa ormai praticamente scomparse, “montate” su accurate teste di manichino. Sono veramente impressionanti.
Sala 10, utensili, armi e ornamenti armi. Forse non sarà molto gradita dalle bimbe, ma ai maschietti piaceranno sicuramente le frecce avvelenate ed i coltelli ad anello.
Il Parco Toepliz fuori dal Museo Castiglioni
Una volta terminata la visita, in questo ampio parco di Varese pieno di conifere c’è spazio per lasciar correre i bambini, e per chi lo gradisse c’è anche un piccolo parco giochi. C’è anche un campo da tennis con un baretto moto carino, con gelati e un paio (proprio 2!) di proposte per pranzo. Ci hanno detto che alla domenica sera, in estate, ci sono piccoli concerti jazz.
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