Ponte Tibetano, un’emozionante avventura nel bellinzonese

Oggi vi parlerò di una passeggiata decisamente non adatta a famiglie pigre. Ebbene si, facciamo anche queste. Andiamo nel Bellinzonese, per provare il famosissimo Ponte Tibetano di Curzutt a Sementina-Monte Carasso.

Come raggiungere il ponte tibetano

Premetto che io avrei fatto l’andata fino a Curzutt con la funivia Monte Carasso Mornera o in shuttle (per potervene poi raccontare…non certo per pigrizia!), ma avendo avuto un approccio “avventuroso” all’organizzazione siamo arrivati all’Info point senza aver prenotato nessuna corsa e quindi per evitare la lunga attesa (prenotate amici, prenotate!) abbiamo scelto di andare a piedi lungo tutto il percorso.

Raggiungiamo Curzutt a piedi

Partendo dall‘Info point siamo andati in direzione dei fortini della Fame  di Sementina e da li abbiamo cominciato a salire…. ed a salire….ed a salire, ammirando splendidi vigneti, passando accanto a rustici molto ben conservati e attraversando boschi davvero suggestivi (non lasciatevi ingannare dalle foto, le salite non ho avuto la forza di fotografarle!).Dopo circa un’ oretta di cammino, siamo arrivati a Curzutt, (pittoresco nucleo dell’antico comune di Monte Carasso).
Luogo di arrivo di chi, con lungimiranza probabilmente, è salito con Funicolare e Shuttle. Primo punto di ristoro…Qui potrete decidere di fare un picnic, o di farvi coccolare nel Ristorante Ostello Curzutt. I miei bambini hanno adorato il bellissimo parco giochi (con fontana !)  ben integrato nel paesaggio e noi genitori gli ampi prati ombreggiati.

Da Curzutt al ponte tibetano

Dopo aver ripreso le forze (se siete saliti a piedi!) siamo ripartiti in direzione Chiesa di San Bernardo, preziosa testimonianza Romanica di fine XI secolo.Prendetevi un momento per visitarla, davvero ricchi gli affreschi presenti, ed inserita in un piccolo insediamento davvero caratteristico.
Qui troverete anche una Bagno Pubblico a disposizione dei “pellegrini”!

Dopo la chiesa abbiamo camminato nuovamente in salita per un altra oretta circa.  Fortunatamente lungo tutto il percorso le fontane dove fare rifornimento di preziosa acqua fresca sono numerose, ed i ragazzi giocando a spruzzarsi, si sono tenuti freschi. Dopo tanto camminare un urlo improvviso dietro di me ci avvisa che qualcuno ha visto qualcosa…..

Prima in lontananza e poi sempre più vicino….

Finalmente al ponte

Eccolo il tanto agognato Ponte Tibetano…. lungo ben 270 metri, ad un altezza di 130 metri….davvero uno spettacolo! Ora non ci resta che attraversarlo direte voi, ma non è un esperienza per tutti….più di uno nel nostro gruppo ha avuto qualche pensiero nel percorrerlo (grandi, piccoli e 4 zampe compreso!). Abbiamo fatto questa lunga passeggiata per arrivare fin qui, non possiamo fermarci ora, ed infatti tutti siamo passati (chi addirittura più volte…spavaldi). Wow, davvero un esperienza indimenticabile.

Il ritorno a valle

A questo punto, dopo un’ altra salita, non dovrebbe rimanere che la discesa… sembra facile, partiamo tutti con entusiasmo.

Da qui si proseguirebbe per la chiesa di San Defendente (da cui parte eventualmente uno shuttle che vi riporta alla partenza) ed in seguito verso l’arrivo. Dico “si proseguirebbe” perché noi abbiamo sbagliato strada ed abbiamo seguito il cartello per Sementina ad un bivio poco dopo il ponte e abbiamo così percorso una “scorciatoia” che scende con grande pendenza fino a Sementina,

Se siete con famiglia ve la sconsiglio, molto ripida e scoscesa. Sono sicura che l’alternativa, oltre che a mostrarvi la Chiesa di San Defendente (in foto sembra molto bella…prima o poi ci torneremo e vi aggiornerò) rende il percorso più piacevole anche se oggettivamente più lungo.L’arrivo si trova nuovamente ai fortini della fame ma dalla parte opposta. Usciti dal bosco, prima di proseguire sul sentiero che costeggia i fortini troverete un piccolo frigorifero con bibite e gelati, lascerete il pagamento nella cassa adiacente. Stupendo!Prima di risalire in auto ci siamo concessi una piccola pausa al Bar del Convento vicino all’Info point. I bambini non ancora abbastanza stanchi, hanno giocato al parco giochi, noi adulti siamo sprofondati nelle sedie.Ed eccoci a fine avventura, abbiamo sudato, ci siamo persi (una parte del gruppo, che però ha, con grande coraggio, ritrovato la via), ci siamo divertiti, abbiamo avuto anche un po’ di paura (e si sul ponte un pochino si) ma abbiamo passato una splendida giornata.

 

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